mercoledì 3 febbraio 2016

Deborah Dress me perfect cushion review

Ossequi signori e signore!
Oggi voglio parlarvi di un prodotto che ho trovato per caso camminando un pomeriggio in un Tigotà:
com'era prevedibile la moda dei cushion sta invadendo anche l'Italia (sempre in ritardo ovviamente), e quindi dopo Lancome e Kiko anche Deborah ha deciso di lanciare la sua versione del cushion.

Ma cosa sono i cushion?
è una spugnetta contenuta nell’astuccio imbevuta di prodotto liquido che si preleva tramite uno speciale applicatore incluso. In questo modo il finish del fondotinta risulta assolutamente naturale. Il formato, inoltre, è perfetto per ritocchi veloci durante tutta la giornata.






Appena l'ho visto non c'ho pensato due volte e l'ho acquistato immedatiamente!
La confezione è di ottima fattura con uno specchietto e l'applicatore.


Le colorazioni sono 4 ed io ho deciso di acquistare la numero 02, la numero 01 era troppo rosata per me. Questo fondo ha un spf 30 e costa 19 euro per circa 13g di prodotto



Arrivata all'applicazione posso dire che è molto semplice e il fondotinta ha una  coprenza media nonostante la texture molto leggera e venga presentato come fondo con coprenza leggera.
La durata è OTTIMA! dopo 12 ore era ancora perfetto nonostante la mia pelle oleosa.
Insomma ho amato questo fondotinta ma ha un grosso difetto: le colorazioni sono troppo scure!


credo proprio che sarà il mio fondotinta estivo =)
Voi cosa ne pensate dei fondi cushion?

Un bacio
Alice

lunedì 7 dicembre 2015

Wishlist natale 2015 (in aggiornamento)

Siccome quest'anno sono stata una brava bambina vi propino la mia wishlist di quest'anno (sperando che babbo nachele mi ascolti!)

Cominciamo con il beauty che è la parte più consistente:



Alien by Thierry Mugler (in tutte le profumerie 59,90 euro)

Gwen Stefani x Urban Decay palette (Sephora 52,90 euro)

Questo natale con il makeup ci vado leggerina ;)

Lita Spike by Jeffrey Campbell (179 euro amazon)

Frilly Snake Bag by Vivienne Westwood (320 euro online shop)



martedì 17 novembre 2015

Fallout 4 recensione #1: Traumatici risvegli.

Cominciando Fallout 4 è difficile capire se quelli della Bethestda stiano trollando Call of Duty. "La guerra. La guerra non cambia mai" dice il personaggio principale riflettendo sulle generazioni di soldati della sua famiglia. Anche se c'è della verità in quella frase una cosa che cambia parecchio dopo la guerra c'è.
Il mondo.
Il cambiamento è una grande costante di questa distopica timeline dove l'alba dell'era atomica non va in stallo dopo Hiroshima e Nagasaki, invece ha introdotto un rapido sviluppo di macchine a propulsione nucleare per l'industria e il mondo domestico, ben presto seguita dall'alba dell'era robotica.

Dopo cinque minuti è chiaro che Fallaut 4 vuole dare una prima impressione d'impatto.
Questo è il nostro mondo, se la storia avesse preso un'altra direzione, dove la cultura è ancora più dominata da un' America ancora più sfrenata.

 Osservando l'impostazione pesantemente anni 50 (solo con le auto-razzo Chevrolet e maggiordomi robot, compreso il vostro, Codsworth), è normale percepire il senso di paranoia da guerra fredda. Giornali deliziosamente anacronistici parlano di tensioni politiche mentre la tv parla degli accordi andati in fumo.
Fallout 4 costruisce uno stralcio di apparente calma prima che tutto il mondo inizi a crollare.

Eccome se lo fa. Il gioco lascia sempre più indizi che ti guidano alla complessità della trama.
Ti svegli dal sogno e ti ritrovi a fissare nello specchio del bagno il tuo riflesso e quello di tuo marito (o moglie nel caso abbiate un pg maschio), le routine mattutina è utilizzata per introdurre la meccanica di creazione del personaggio. Qui avrai l'occasione di modificare l'aspetto fisico di entrambi i membri della coppia felice. Le vostre scelte avranno un forte impatto su vostro figlio Shaun, sdraiato nella sua culla nell'altra stanza (da me soprannominato Sdrindulino). Questa cosa potrà sembrare un gradevole dettaglio ma avrà molta importanza in futuro.

Un'altro momento di costruzione del personaggio arriverà subito dopo quando un gentile ,ma un po'troppo insistente incaricato della Vault-Tec vi convince dell'importanza dei loro rifugi antiatomici sotterranei (chiamati Vault).
Qui potrete dare il nome al personaggio e decidere come distribuire le statistiche -Forza, Percezione, Costituzione, Carisma, Intelligenza, Agilità e Fortuna- sotto forma di un sondaggio.
Vi darà inoltre un'assaggio del meccanismo di dialogo nel gioco dove ogni risposta può alterare il corso della conversazione.

Questo è, tutta via, il momento in cui il gioco commette il suo primo passo falso, passando troppo velocemente dal tranquillo ambiente casalingo al correre al Vault a causa degli improvvisi attacchi nucleari. Ammetto però che con un gioco come Fallout 4 si sente il bisogno di entrare nell'azione il prima possibile, e questo è il primo momento emozionante del gioco.

Proprio come le nostre grandi società del nostro passato, anche la Vault-tec ha un lato oscuro visto che gli apparentemente sicuri rifugi antiatomici sono in realtà luoghi in cui gli scienziati Vault-tec conducono i loro esperimenti.

Neanche il tempo di arrivare e ti sbattono già dentro a delle celle di decontaminazione che si rivelano poco dopo celle criogeniche. In questa sezione c'è un paralizzante senso di impotenza, un raro momento di linearità in un gioco che promette libertà totale. Una sensazione che crescerà disperatamente quando vi sveglierete per breve tempo per vedere la capsula criogenica del tuo consorte aperta solo per rapire il bambino e uccidelo.

E in questo momento che fallout 4 inizia a differenziarsi dal suo predecessore. Dove Fallout 3 si è concentrato sulla ricerca di un padre scappato dal vault, qui sei un genitore alla disperata ricerca di tuo figlio rapito. E una nota che colpirà notevolmente chi ha figli propri ma nemmeno chi non ne ha sarà esentato dallo shock.

La sensazione che segue è il disorientamento seguito da un vortice di domande --Che è successo? dov'è mio figlio?Quanto tempo è passato?Chi sono quelle persone?--

Il Vault 111, ormai abbandonato è oggi un luogo di terrore, non di speranza.
Sono tutti morti nelle loro celle e i sorveglianti sono rimasti vittima di molto peggio.
L'esplorazione del vault ti permette di capire meglio le meccaniche di combattimento, infatti dovrai uccidere i primi scarafaggi radioattivi che infestano i tunnel e avrai fra le mani la tua prima arma: un'umile pistola e troverete anche il pipboy ha la funzione di mappa, inventario e molte altre cose.

Non appena riucite a compiere la fuga dal vault la vaga impossibilità di riuscire a trovare Shaun inizia a girarvi per la testa, non avete idea di dove iniziare a cercarlo in quel vasto mondo. E anche se aveste qualche idea non è più il mondo accogliente a cui eravate abituati, ma un' inferno post nucleare in cui vengono applicate altre regole.

Fallout 4 parte con il botto, consegnando un'emozionante inizio per la trama principale e con una brillante costruzione del mondo.
Il tempo di riuscire ad iniziare ad esplorare quello che resta di Boston e si è già inglobati e non si vede l'ora di conquistare un'armatura imponente e l'atto iniziale di questo gioco vi farà venire voglia di farlo.





domenica 15 novembre 2015

Cyberbullismo: quando l'inferno è online


Perché le persone sono così cattive su internet?
È una domanda a cui cerchiamo risposta da circa un decennio anche se ultimamente è diventato l'argomento del momento.
Ultimamente se ne parla ovunque, radio, show televisivi, film e canzoni ma soprattutto nei social media.
L'argomento non è certo una novità ma, secondo me, siamo arrivati solo ora al punto di svolta perché ci siamo resi conto che chiunque potrebbe esserne vittima, noi compresi.
Chi prova maggiormente sulla propria pelle questo fenomeno sono le persone appartenenti alle “minoranze sociali” come gli afroamericani, i transgender, gli omosessuali e le donne che ad ogni foto pubblicata ricevono molto spesso commenti non proprio educati e vengono chiamati con epiteti non molto piacevoli.
L'ostacolo principale è la mancanza di empatia . Gli psicologi dicono che l'empatia è appresa in due modi . La prima è vedere o come la nostra azione ha fatto male a qualcun altro - qualcosa che una persona dietro ad uno schermo e una tastiera non può vedere . La seconda è quella di sperimentare qualcosa di doloroso in prima persona.
Queste motivazioni possono spiegare perché la questione è venuta alla ribalta , così come sempre più persone stanno iniziando a capire cosa vuol dire far parte di una folla ostica.
Che si tratti di un esercito in linea di una o milioni di persone, le persone spesso credono che stanno facendo la cosa giusta unendosi al gruppo di detrattori .
« Si mostra la prova di appartenenza ad una comunità , criticando le persone e i comportamenti più fuori dal comune", ha detto Anil Dash , un blogger che è stato sul lato sbagliato dei flame su Twitter  . "C'è una dinamica sociale che ,dice '”Lascia che ti mostri dove appartengo”
Il signor Dash ha notato anche che le polemiche online possono a volte servire ad un bene pubblico , come nei casi in cui i deboli sono dati una voce per tenere ancora più classe dominante .
Ma la prossima volta che vogliamo fare i giustizieri da dietro una tastiera , si dovrebbe ricordare che c'è un essere umano al di là di quello schermo .
E mentre noi crediamo di non fare nulla di male, c'è la possibilità che nella nostra ricerca della giustizia , noi compiamo un'ingiustizia ancora peggiore .
Come il filosofo Friedrich Nietzsche ha detto più di un secolo fa , "Chi combatte i mostri deve guardarsi dal non diventare egli stesso un mostro”


lunedì 12 ottobre 2015

Se sei brutto ti tirano le pietre..


Sembra quasi che al giorno d'oggi se non sei "di bella presenza" tu non possa lavorare.
Che poi COSA CAVOLO VUOL DIRE PER LORO BELLA PRESENZA???
Per me vuol dire curare la propria igene personale ed essere presentabili ma sembra quasi che per i datori di lavoro voglia dire essere fotomodelle o affini.

Io sono una barman certificata, ma nonostante questo non mi fanno lavorare perchè secondo i propietari dei locali non porto abbastanza clientela perchè non sono abbastanza piacente;
non è raro qui in Friuli vedere delle Barbie in carne ed ossa che vanno in crisi non appena un cliente chiede un cuba libre pestato...

Ovviamente il discorso vale anche per gli uomini, se non sei un fighetto non lavori.
Bhè questa è discriminazione!

Scusatemi per lo sfogo di getto 
baci

Alice

lunedì 5 ottobre 2015

L'angolo delle nerdate #1: Food Wars! (Shokugeki no Soma)

Ossequi a tutti signorine e signorini!
Da poco si è concluso l'anime che mi ha tenuto compagnia per tutta l'estate ovvero Food Wars! Battaglie culinarie.


L'anime racconta le vicende del giovane Yukihira Soma che spedito dal padre alla prestigiosa accademia culinaria Totsuki tenta di farsi strada a suon di durissime prove ad eliminazione e battaglie culinarie all'ultimo piatto. e dove perfino i bidelli ti fanno bullismo psicologico a palate.
Insomma è una storia che sembra un incrocio fra Hell's Kitchen, Masterchef e Cucine da incubo.

Devo dire la verità...è molto divertente ma purtroppo ci sono delle cose che non mi sono andate molto giù ad esempio:

  • IL FANCERVICE TROPPO FORZATO: insomma tette e culi non mancano di certo in questo anime, ad esempio il personaggio di Nikumi è caratterizzato dal seno molto generoso e dai vestiti striminziti ma gli esempi sono infiniti.
  • SOMA LA SPUNTA SEMPRE: Food wars è come uno show che parla di sport ma con il cibo, quindi ci si aspetta un homerun o qualcosa di spettacolare ma il punto è questo: SOMA SE LA CAVA SEMPRE. Lui è convinto di vincere e alla fine vince...tutto questo rende la trama abbastanza noiosa e prevedibile.
  • GLI AVVERSARI SONO ABBASTANZA PIATTI: gli avversari che Soma incontra lungo il cammino hanno tutti lo stesso problema: se la tirano parecchio; è per questo che la maggior parte di loro c'e l'ha con il protagonista...abbiamo capito che non vi va giù che lui venga da una tavola calda però anche basta dopo un po'.
In breve DOVRESTI GUARDARE FOOD WARS? 

SI SE: vi piacciono gli show culinari e volete vedere qualcosa di divertente con ricette da far salivare            la bocca a chiunque;

NO SE: vi da fastidio il fanservice troppo forzato 

Nonostante tutto aspetto impaziente l'arrivo della seconda stagione ;)

Ecco il link dell'episodio pilota: 




Alla prossima!
Un bacio
Alice

sabato 3 ottobre 2015

Diario di una depressa poco per bene #1: Chi non muore si rivede

Salve donzelli e donzelle,
Riprendo in mano il blog dopo 3 anni perchè oltre alle mie passioni ho deciso di scrivere un diario sulla cosa che mi sta tormentando negli ultimi anni: la depressione.

Dopo averci pensato molto ho deciso di parlare pubblicamente di questo male che affligge moltissime persone che però è una sorta di taboo..uno stigma sociale, che però non viene abbattuto da chi è afflitto dal male di vivere per molti motivi..ad esempio quello dell'essere considerato pazzo e successivamente emarginato. Questo terrore dell'abbandono viene così affrontato con la disperata corsa allo psicofarmaco che viene preso, di nascosto ovviamente, sperando che nessuno se ne accorga.

La mia storia con la depressione è iniziata più o meno 3 anni fa.Non ricordo il momento preciso ma tutto d'un tratto si è metaforicamente materializzato questo zaino sulle spalle...zaino che andando avanti con il tempo è diventato un fardello sempre più difficile da portare, talmente pesante da farmi avere pensieri suicidi.

Ma ora sono arrivata ad un punto di rottura...mi sono resa conto di aver toccato il fondo e di parlare pubblicamente sul mio blog del mio viaggio che mi permetterà di tornare di nuovo in pace con me stessa.

Spero che questa mia avventura possa essere d'aiuto per qualcuno di voi e magari chi lo sa..potremmo affrontare questa battaglia insieme ;)



Un bacio
Alice